Cosa fare quando le formiche attaccano il Cappotto Termico

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un crescente utilizzo dei materiali isolanti a scopo di coibentazione e miglioramento dell’efficienza energetica dei fabbricati.

Gli incentivi delle recenti misure governative relative al Bonus 110% volte ad agevolare e incentivare il miglioramento dell’efficienza energetica delle abitazioni e degli edifici pubblici hanno dato un grande impulso all’estensione a tappeto di queste Buone Pratiche nell’ottica della sostenibilità e del risparmio per le spese di riscaldamento e raffrescamento.

Di pari passo possiamo pero’ testimoniare come siano aumentati i casi di infestazione di formiche che facilmente si possono introdurre dentro le intercapedini dove sono alloggiati i pannelli coibentanti e qui, instancabili, scavano le gallerie del nido, provocando la parziale distruzione delle porzioni di isolante attaccate.

Il Cappotto Termico e’ quindi un ideale rifugio per le formiche, in particolare per le specie Camponotus e Crematogaster che erano già note per gli attacchi frequenti alle coibentazioni dei tetti, già in uso a partire dagli anni ’70.

La difficoltà nel prevenire questi attacchi stà nel fatto che le formiche possono trovare moltissimi punti dai quali introdursi,spesso anche passando inosservate ed essendo le fessure che gli consentono di penetrare talmente piccole diventa quasi impossibile rendere inattaccabile un fabbricato.

Infatti le formiche possono entrare nelle strutture passando da una serie di passaggi a volte anche subdoli, come ad esempio:

– Tubazioni interne di cavi elettrici e impianti

– Piante di edera e alberi a ridosso degli edifici

– Cavi elettrici e telefonici

Piu’ facilmente si arrampicano dagli angoli del fabbricato.

Spesso veniamo contattati per la presenza di cumuli di segatura sul pavimento ed il Cliente

pensando che si tratti di Tarli è preoccupato di possibili attacchi alle travi e ai travicelli.

Si tratta invece delle formiche che facendo il nido nel cappotto termico del tetto espellono i residui attraverso le fessure presenti tra i travicelli e le mezzane oppure tra le tavole di legno del perlinato.

Residui_di_Formiche_che_erodono_il_cappotto_termico

Fig.1 Residui di Pannelli Isolanti scavati dalle formiche e formiche morte espulse dal nido

Cosa fare quando le formiche attaccano il Cappotto Termico?

La lotta puo’ avvenire sia tramite esche in gel e non ed insetticidi liquidi ad azione residuale (microincapsulati).

La scelta di una o l’altra tecnica ed il numero di interventi necessari dipendono dall’analisi tecnica fatta in sede di sopralluogo, comunque possiamo dire che queste infestazioni si risolvono senza bisogno di dover aprire fessure,scoperchiare porzioni di tetto od altre opere invasive.

L’importante e’ intervenire per tempo in quanto effettuare una disinfestazione a fine stagione potrebbe avere come risultato quello di anticipare il letargo delle formiche senza debellare al 100% la colonia che si ripresenterebbe, seppur indebolita, la primavera successiva.

E’ proprio in primavera invece che il trattamento esplica la sua azione con maggiore efficacia, in quanto le formiche sono alla frenetica ricerca di cibo per far ripartire la colonia dopo la fine della stagione invernale.

Uso delle esche in Gel Antiformiche

Video con particolare di formica Camponotus che si ciba di esca Antiformiche in Gel

Proteggi il Cappotto Termico della Tua abitazione!

Per maggiori informazioni o un sopralluogo contattaci al n° 0583-955344 od invia un messaggio di posta elettronica a info@romanidisinfestazioni.com

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